Rio de Janeiro, una discarica, una favela, tre ragazzi di strada e la presenza di una piccola comunità cristiana. Con queste componenti il regista costruisce una fiction che denuncia la violenza della polizia e la corruzione dei politici brasiliani. Nel racconto si intrecciano il coraggio di borghesi anti corruzione con quello di ragazzi di strada e di chi sta loro accanto nel quotidiano e faticoso impegno per il superamento della miseria. La corruzione dei politici, la violenza della polizia, si scontrano con la determinazione e l’arguzia di chi non ha nulla da perdere, crede e lotta per la Giustizia.
Il docu-film presenta il viaggio iniziatico di un gruppo di giovani artisti diversamente abili che, in un viaggio attraverso l’Argentina insieme al cantautore Leon Gieco, raccontano le loro storie e mostrano la loro bravura in canto, danza, vari strumenti musicali e pittura. Qui esprimono anche la loro visione del mondo e portano lo spettatore in uno show che mette insieme musica, danza e pittura. Un’esperienza che accompagna nel superamento delle barriere dei pregiudizi verso le persone diversamente abili.
Nel deserto di Atacama, in Cile, sono installati i telescopi più potenti del mondo. Mentre gli scienziati esplorano le immensità del cielo, gli archeologi sondano il terreno alla ricerca delle tracce delle popolazioni precolombiane. Tra gli uni e gli altri si aggira un terzo fronte di ricerca: i parenti dei desaparecidos massacrati sotto il regime di Pinochet, a caccia dei resti dei loro cari. Il regista intreccia il proprio passato con la ricerca di astronomi, archeologi e parenti dei desaparecidos per accompagnare in una riflessione su memoria, impunità, passato, presente, vita e morte, dolore, speranza, scienza e ricerca. Nelle immagini del deserto e del cosmo, nello spirito di scienziati sospinti nella ricerca da domande sempre più approfondite, emerge l’invito a dissotterrare la storia del XX secolo per ripristinare la giustizia e la riconciliazione.