L’autore prendendo in esame la “Chiesa locale” crea un filo conduttore solido sui diversi temi ecclesiologici. I primi due capitoli realizzano un’indagine storica-teologica per quanto riguarda la dimensione locale della Chiesa. Il terzo e il quarto capitolo si prefiggono l’obiettivo di presentare la teologia della sinodalità e il legame costitutivo tra quest’ultima e la Chiesa locale; un binomio dal qual emergono nuove prospettive.
Vai al catalogo
Quella delle persone afrodiscendenti con l’America Latina è una relazione carnale, costruita sui loro corpi e con i loro corpi, templi di resistenza immolati alla causa della libertà. Se per le popolazioni indigene parliamo di lotta per la sopravvivenza, nel caso delle comunità afrodiscendenti si aggiunge l’elemento di insorgenza e ribellione che ha caratterizzato il lungo cammino per la conquista del riconoscimento come esseri umani prima e come attori sociali e politici poi. La questione di chi sono e come vivono le persone che discendono da coloro che vennero portati in catene nel Nuovo Mondo non è nuova ma resta comunque irrisolta. In questo compendio, lungi dal voler parlare per conto di o realizzare la pratica dell’estrattivismo epistemico (inerente per lo più alle conoscenze ancestrali delle popolazioni indigene) Diego Battistessa ci fa conoscere una Storia diversa, una narrazione differente, un cammino fatto di luci ed ombre, che le persone afrodiscendenti hanno camminato e camminano da protagoniste in America Latina e nei Caraibi.
Vai al catalogo
La superficie del nostro pianeta è segnata da innumerevoli confini. Alcuni sono naturali, altri sono legati all’opera dell’uomo, marcati da frontiere, muri e barriere. Accanto a questi, ne esistono molti altri che sono meno scontati e tanto sottili da risultare quasi invisibili. Sono quelle linee che separano, dividono, porzioni del nostro mondo a vari fini: dividono popoli, custodiscono identità e culture, sono capaci di generare tensioni e conflitti anche molto gravi. Il geografo Maxim Samson esplora trenta di queste linee invisibili: dalle correnti artiche o la ‘cintura della malaria’ a quelle che abbiamo segnato per circoscrivere gli effetti delle nostre azioni, come la ‘zona rossa’ di Černobyl o i cordoni sanitari del Covid. O ancora: le linee utilizzate per reclamare territori contesi, come quelle nella ex Jugoslavia o tra le gang di Los Angeles, o quelle che servono a definire e difendere le diverse identità, come il Bosforo, gli Urali o la ‘Bible Belt’. Queste linee compaiono raramente sulle nostre mappe fisiche e politiche, ma sono ugualmente rilevantissime in qualche parte del mondo perché segnano un qualche tipo di divisione tra un ‘noi’ e un ‘loro’. Questo libro è una guida per osservare e comprendere il nostro pianeta in tutta la sua consistenza e in tutto il suo disordine.
Vai al catalogo
La Chiesa cattolica, per scelta di Gesù, è nata come missionaria e si è sviluppata nella forza della missione. Gli apostoli compresero la scelta di Gesù e andarono in missione. Papa Francesco sogna che torni il vigore della missione, cioè che tutti gli agenti pastorali abbiano un atteggiamento costante di “uscita”, affinché le persone, finora lontane dalla comunità, abbiano la possibilità di condividere l’amicizia con Gesù. Dobbiamo andarcene, ma quale metodo dovremmo usare nel processo di uscita? Come uscirne? In questo lavoro si propone una metodologia che ci aiuta a realizzare il mandato di Gesù di evangelizzare e a realizzare il sogno di Papa Francesco di trasformare la comunità parrocchiale in una comunità missionaria, perché sappiamo che «Dio ha voluto stabilire nella città la sua dimora» (cfr Sal 47,9).
Vai al catalogo
Lo spirito di un luogo è fatto dalle persone che lo abitano, dalle storie che si intersecano nelle sue strade. E questo vale in modo particolare per la Palestina, custode di passaggi storici epocali e teatro di una delle più dolorose pagine di storia contemporanea. Francesca Albanese, la Relatrice speciale ONU sul territorio palestinese occupato, una delle persone più competenti e autorevoli sullo status giuridico e sulla situazione dei palestinesi – amata (o odiata) in tutto il mondo per l’integrità e la passione con cui si batte in favore dei diritti di un popolo troppo a lungo vessato – qui ci offre storie che intrecciano informazioni, riflessioni, emozioni e vicende intime. Un viaggio scandito da dieci persone che hanno accompagnato Francesca a comprendere storia, presente e futuro della Palestina. Hind Rajab, morta a sei anni sotto le bombe che hanno distrutto Gaza, ci apre gli occhi su cosa significhi essere bambini in un Paese dove i bambini non hanno un nido che li protegga e che rispetti le loro radici. Abu Hassan ci guida tra i luoghi di fatica e sofferenza ai margini di Gerusalemme; e George, amico stretto, di Gerusalemme ci mostra meraviglia e insensatezze. Alon Confino, grande studioso dell’olocausto, ci aiuta a comprendere i contrasti che possono albergare nel cuore di un ebreo che vede l’apartheid e ne vuole la fine. Ghassan Abu-Sittah, chirurgo arrivato da Londra per entrare nel vivo dell’orrore più inimmaginabile, ci racconta ciò che ha visto; e Malak Mattar, giovane artista che ha fatto il percorso inverso, condivide la storia di chi ha dovuto lasciare Gaza per potersi esprimere o per sopravvivere. E poi Ingrid Jaradat Gassner, Eyal Weizman, Gabor Maté – fino a una delle persone più vicine a Francesca nella vita, così come nella ricerca di una consapevolezza capace di tradursi in azione. Dieci storie che si legano alle vite di molte altre, ponendoci le domande a cui è doveroso dare risposta: quali sono le conseguenze dell’occupazione? Dov’è la casa di una persona rifugiata? In che condizioni vive il popolo palestinese? Fino a che punto può arrivare la crudeltà di un genocidio? Domande a cui non possiamo sottrarci, legate a personaggi e luoghi che ci permettono di capire cosa è stata la Palestina fino al 7 ottobre 2023 e cosa è adesso.
Vai al catalogo
La Terra è il nostro luogo d’origine, è qualcosa di precostituito, qualcosa che necessariamente precede la nostra esistenza e ci sopravviverà. Senza la Terra, nient’altro è possibile. Unisce e separa allo stesso tempo, ma impone sempre un rapporto di condivisione, che in fondo è l’essenza della relazione. È l’intero mondo vivente, in tutte le sue innumerevoli forme, a comporre ciò che Achille Mbembe chiama trama planetaria. Una trama fondamentalmente indivisibile, un ordito che non si può legare o sciogliere, una catena simbiotica vivente in cui ciascun anello ha trovato rifugio sulla Terra come abitante o passante. L’uomo, le specie animali e vegetali, i microbi, i batteri e i virus, ma anche i corpi inorganici e le sostanze minerali, i dispositivi tecnologici e artificiali, le forze invisibili, i geni e gli spiriti partecipano insieme alla realizzazione del cosmo, in una solida alleanza per la costruzione di un luogo abitativo aperto, che fa spazio a tutti, e in cui ciascuno e ciascuna è chiamato a parlare a proprio nome e in memoria di ciò che si è stati, e a diventare segmenti di una catena ininterrotta di collegamenti. Mbembe formula, così, l’ultima delle utopie, la pietra angolare di una nuova coscienza planetaria.
Vai al catalogo
Kontagora, Nigeria. Le giornate del quindicenne Andrew Aziza sono scandite dalle canzoni stonate della madre Gloria, dai vagabondaggi con i suoi amici, uniti dal sogno condiviso di creare una lega di supereroi africani, dalle conversazioni con l’insegnante Zahrah, che l’ha ribattezzato Andy Africa, a proposito di teoremi matematici, poesia e afrofuturismo. Ma tra scuola, chiesa e il continuo fantasticare su un futuro lontano e migliore, un pensiero fisso si insinua in lui insieme alla pubertà: la passione sfrenata per le ragazze bionde, che lo rende cieco alle avances della sua amica Fatima e gli fa quasi dimenticare gli interrogativi sul padre che non ha mai conosciuto. Così, sarà inevitabile per Andy innamorarsi all’istante della prima ragazza bianca su cui posa gli occhi: la biondissima e inglesissima Eileen, nipote del parroco locale, giunta in visita a Kontagora. Il suo arrivo coincide però con un attentato anticristiano in cui la mamma di Andy resta gravemente ferita, e con l’inaspettata apparizione di uno sconosciuto che afferma di essere suo padre. Nel giro di poche ore l’intera esistenza di Andy si capovolge, preda di sconvolgimenti molto più grandi di lui, che lo porteranno, insieme a coloro che ama, verso direzioni ignote e imprevedibili. I cinque misteri dolorosi di Andy Africa sorprende, emoziona e costringe a ripensare il proprio punto di vista, tanto sui grandi temi dei nostri giorni – l’immigrazione, la direzione turbolenta in cui si sta muovendo il mondo – quanto sui desideri e i bisogni, veri o presunti, che guidano la nostra vita.
Vai al catalogo
L’Europa muore ai suoi confini. Chiusi dentro è l’analisi critica più aggiornata delle politiche di respingimento dei migranti a livello internazionale: dall’esternalizzazione delle frontiere alla creazione di veri e propri campi di confinamento dentro e fuori l’Ue. Italia inclusa. C’è un filo rosso che unisce i lager libici, i campi di transito bosniaci, i centri di detenzione lituani o greci e i Cpr italiani. È quello del trattenimento e della segregazione di migliaia di persone in movimento, spogliate della propria dignità e dei propri diritti. Questo libro si propone di rispondere a domande cruciali, attraverso un’indagine approfondita delle politiche europee sull’asilo e sull’immigrazione. Descrive, a più voci, i casi di Bosnia ed Erzegovina, Grecia, Lettonia e Lituania, Macedonia del Nord, Libia, Polonia, Serbia, Turchia, e infine dell’Italia. Esplorando temi di grande attualità come l’impiego della tecnologia nella violazione dei diritti umani, il ruolo delle Agenzie internazionali (Frontex in primis), la cancellazione del diritto d’asilo, i respingimenti alle frontiere esterne dell’Ue e le riammissioni ai confini interni. Si tratta ancora oggi di prassi illegittime e sistematiche, che l’Unione europea vorrebbe far diventare la nuova normalità. Conoscere e raccontare le pratiche di resistenza rappresenta il primo passo per contrastare questa eclissi. Con i contributi di: Matteo Astuti, Alexandra Bogos, Caterina Bove, Anna Brambilla, Silvia Carbonari, Duccio Facchini, Robert Ford, Hannah Huser, Mahmut Kacan, Nikola Kovacevic, Monica Massari, Keely McDonnell, Andrea McTigue, Davide Pignata, Michele Rossi, Erminia Rizzi, Luca Rondi, Gianfranco Schiavone, Ivana Stojanova, Meleanna Sunderland, Manuela Valsecchi. Prefazione di Livio Pepino.
Vai al catalogo
Ogni organizzazione umana tende a generare le proprie élite, ma nella sfera religiosa sembra sia il Sacro stesso a separare e a distinguere, stabilendo soglie e gerarchie d’accesso al divino. Il potere politico e religioso, poi, scivola facilmente nell’abuso e nell’idolatria, cui la rivelazione biblica oppone un Dio vivente, teso a liberare da ogni asservimento. Papa Francesco ha fatto della lotta al clericalismo un leitmotiv del suo pontificato, attualizzando le tensioni fra Gesù di Nazareth e l’establishment del tempio. In questo volume tre teologi e molti fedeli immaginano insieme un cattolicesimo diverso. Prefazione di Sergio Massironi.
Vai al catalogo
Il Testo Base è la riflessione fondamentale che sostiene il cammino della Campagna della Fraternità. In linea con il tema «Fraternità ed ecologia integrale» e con il motto «Dio vide che tutto era molto buono» (Gen 1,31), il testo evoca l’interrelazione tra il Creatore e tutto il creato, mettendo in risalto l’essere umano come protagonista della cura. Gli è stata affidata la missione di essere il custode responsabile della Casa Comune, nella quale, in una visione integrativa del mondo, devono convivere le dimensioni ambientale, antropologica e teologica.
Vai al catalogo