Interrogandosi sull’attualità del concetto di “martire” l’autore porta avanti un’inchiesta giornalistica volta a cercare di capire perché i cristiani continuano ad essere uccisi nel mondo e, soprattutto, a sottolineare il necessario scandalo che la testimonianza cristiana deve portare al mondo: rendere presente la novità del Crocifisso-Risorto a costo di disturbare il quieto vivere. Il testo presenta numerose storie del XXI secolo da cui si desume che è sempre tempo di martiri. Il volume è corredato da un’appendice con tabelle che riportano nomi, paesi d’origine, luoghi e date di morte dei martiri cattolici nel quinquennio 2000-2005, con particolare attenzione agli esponenti delle Chiese locali che pagano il prezzo più alto della testimonianza.
Attraverso l’analisi della storia di Brasile, Argentina e Messico, gli autori presentano uno studio sulla situazione sociale e politica in America Latina, continente segnato da grandi lotte di protesta sociale. L’America Latina ha visto susseguirsi diversi regimi dittatoriali, fin dall’epoca dell’indipendenza, fatto che ha minato il processo di democratizzazione. Sta ora al popolo, e ai movimenti sociali e indigeni, riprendere il potere del continente, sconfiggendo le disuguaglianze e portando cambiamenti che possano generare democrazia.
Il libro parte dall’esame dell’attuale richiesta dei gruppi indigeni del Guatemala di integrare la medicina tradizionale maya con la medicina occidentale ed estende la sua riflessione all’attuale movimento indigeno di questo Paese e alla sua nuova visione del cosmo, visione che idealmente si riallaccia al Popol Vuh, il complesso mitologico più complesso dell’America precolombiana.
Riflessione antropologica sull’identità culturale, sull’interazione tra saperi tradizionali e occidentali, per verificare le modalità di interventi di cooperazione internazionale in territori guatemaltechi.